Pignone: Firenze riavrà il suo Porto

Al via i lavori per ripristinare i resti leopoldini del Lungarno del Pignone

Nel Settecento vi attraccavano imbarcazioni cariche di carbone che serviva ad alimentare il vicino gasometro. Poi è stato lentamente dimenticato e le piene del fiume l’hanno interrato. Nei primi anni 2000, durante i lavori di scavo per la realizzazione della passerella della linea 1 della tramvia in piazza Paolo Uccello, l'antico Porto fluviale leopoldino è stato ritrovato quasi intatto. Adesso, dopo un lungo stop, partiranno i lavori di ripristino del manufatto storico, insieme a tutta la risistemazione della sponda sinistra dell’Arno del Lungarno del Pignone. Il progetto, dal valore di 4,5 milioni di euro, è stato approvato nell’ultima giunta comunale.

I reperti del Porto furono trovati in occasione degli interventi per la realizzazione della linea tramviaria, del relativo ponte e sottopasso della piazza Paolo Uccello. La porzione di Porto ritrovata nell’attuale sottopasso è stata documentata, smontata e collocata nel deposito comunale presso il Poggio Imperiale, mentre la porzione sulla sponda del fiume è stata documentata e ricoperta. Adesso quella porzione ancora interrata sarà riportata alla luce e collocata a ridosso della spalla del ponte, alla stessa quota in cui è stato ritrovato. Pur non potendolo ricostruire integralmente, si è cercato di dare un aspetto il più possibile vicino all’originale in modo da far capire la sua antica funzione. Il restauro e il rimontaggio delle strutture del Porto Leopoldino rappresenta infatti un’occasione importante per riproporre alla comunità un pezzo di memoria relativo all’uso del territorio, al rapporto della città con il fiume, al modo di interpretare il commercio e gli scambi durante gli anni di attività del Porto. La soluzione progettuale di ricostruzione è stata preventivamente discussa e concordata con la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

Insieme al Porto il progetto prevede anche il completamento e l’allargamento della vecchia pista ciclopedonale a monte del ponte della tramvia, compreso il rivestimento dei nuovi muri e di quelli esistenti in pietra naturale, e la predisposizione di una nuova illuminazione pubblica per la pista ciclopedonale e il Porto.

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