"Non ci resta che piangere"

Giovedì 18 luglio ore 21.30, Villa Arrivabene

Grande classico della comicità italiana in programma per il primo appuntamento con il "Cinema Tascabile" questa sera a Villa Arrivabene.

Massimo Troisi e Roberto Benigni sono, allo stesso tempo, scrittori, registi e interpreti di questo cult. Risate e divertimento garantito!!

Trama:

nella campagna toscana il bidello Mario e l'insegnante Saverio sono fermi a un passaggio a livello, in attesa che il treno passi. I due sono amici e si confidano a vicenda. Saverio tra l'altro è preoccupato per sua sorella Gabriella, caduta in depressione per il fallimento della sua relazione con un ragazzo statunitense. L'attesa si protrae e decidono di percorrere una stradina tra i campi. Dopo un po' restano in panne con l'auto in mezzo alla campagna. Si fa sera, piove. I due trovano alloggio in una locanda per la notte, in una stanza che ospita già un'altra persona.

La mattina dopo appena svegli vedono, divertiti, l'ospite urinare dalla finestra, ma le loro risa vengono subito troncate dal sibilo di una lancia che lo uccide. Mario e Saverio scorgono fuggir via delle persone in mantello nero a cavallo, si precipitano al piano terra e trovano altre persone, vestite in modo molto strano. Increduli si fanno dire da un uomo dove si trovano e scoprono di trovarsi a Frittole, un immaginario borgo toscano, "nel Mille e quattrocento quasi Mille e cinque". Ritenendolo dapprima un terribile scherzo, debbono rassegnarsi alla dura realtà facendosi ospitare da Vitellozzo, il fratello dell'uomo ucciso, Remigio, il quale racconta loro di una terribile faida con un tale Giuliano Del Capecchio, che sta sterminando la sua famiglia. Giunti nel borgo conoscono Parisina, madre di Vitellozzo e del defunto Remigio e iniziano a lavorare nella loro bottega di macelleria.

Nel contesto rinascimentale del borgo accadono gli episodi più disparati. Saverio sembra subito a suo agio, mentre Mario non vuole saperne di ambientarsi; ben presto, però, durante una funzione religiosa, Mario fa la conoscenza di Pia, fanciulla di una famiglia ricca, con la quale inizia a vedersi affacciandosi dal muro di cinta della casa di lei. Nel frattempo Vitellozzo viene arrestato e Saverio scrive invano una lettera a Girolamo Savonarola per ottenere la sua liberazione.

Saverio non nasconde una certa gelosia per gli incontri tra Mario e la giovane Pia. Spinto dal suo ardore politico-intellettuale, convince il suo amico a mettersi in viaggio per la Spagna, onde raggiungere Cristoforo Colombo e dissuaderlo dal partire per le Indie e scoprire l'America, in modo che, nel futuro, sua sorella non possa incontrare il ragazzo statunitense che l'ha lasciata.

Scroll to top of the page