Chiesa Nuova di San Pietro a Varlungo, sabato 17 ottobre alle 21.
Leto Casini è stato un presbitero italiano, medaglia d'oro della Repubblica Italiana alla memoria e annoverato tra i giusti tra le nazioni per la sua azione a favore degli ebrei durante l'Olocausto.
Dopo la guerra don Casini lascia Firenze per dedicarsi alla cura spirituale degli emigranti italiani in Svizzera e Olanda. È quindi per 17 anni cappellano sulle navi degli emigranti in rotta per l'Argentina e l'Australia.
Nel 1966 riceve la medaglia come giusto tra le nazioni quale riconoscimento da parte dello Stato di Israele per quanti si sono adoperati per la salvezza degli ebrei durante l'Olocausto. Il suo nome è iscritto nell'albo ufficiale e un albero è piantato in suo onore nel viale dei giusti a Yad Vashem a Gerusalemme.
Ormai anziano, don Casini torna a Firenze, dove è cappellano delle carceri alle Murate e si impegna attivamente nell'Amicizia Ebraico-Cristiana. Di carattere schivo rifiuta sempre ogni pubblico riconoscimento. Nel 1986, su invito del vescovo di Firenze Silvano Piovanelli, scrive un libro di memorie autobiografiche, Ricordi di un vecchio prete, che viene pubblicato dalla casa editrice ebraica fiorentina La Giuntina.
La Compagnia delle Seggiole, in collaborazione con Don Vittorio Menestrina, eseguirà letture drammatizzate selezionate da questa opera.
Sarà gradita un'offerta.