Nel mese della dignità autistica, la mostra itinerante di artisti e artiste neurodivergenti a Villa Vogel fino al 4 maggio 2024
Prosegue per tutto il mese di aprile, mese della dignità autistica, fino al finissage di sabato 4 maggio la mostra itinerante L’arte risveglia l’anima, che ha rivelato lo straordinario talento di artisti e artiste neurodivergenti.
L’arte risveglia l’anima è visitabile nella Limonaia e nel Chiostro di Villa Vogel, con doppio ingresso da via delle Torri 23 e dal Parco di Villa Vogel (via Canova), con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 15 alle 18 o su appuntamento.
La mostra, promossa dalle associazioni L’immaginario e Amici del Museo Ermitage (Italia) insieme al Quartiere 4 e sostenuta dalla Fondazione CR Firenze, accoglie opere (quadri, disegni e ceramiche) realizzate da 24 artisti autistici italiani, ed è curata dalla storica dell’arte Cristina Bucci con il coordinamento scientifico della psicologa Anna Kozarzewska.
Un’installazione site specific è dedicata a Filippo Zoi, noto artista fiorentino, già protagonista del documentario I mille cancelli di Filippo, che ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale, e di cui sarà esposto anche l’autoritratto. Arrivano ugualmente dal capoluogo toscano: Francesco Salvadori, talentuoso nella pittura come nella musica e nella recitazione; la figurativista Keiko Araki, con numerose mostre personali e collettive all’attivo; Manuel Falcone, le cui tavole ispirate a Mondrian sono state utilizzate dalla famosa ditta di giochi da tavolo Ravensburger; e l’autodidatta Francesco Zani, di cui rimane impressa la forza del segno naif e l’arditezza cromatica. Torna, infine, Roberta Biondini, eclettica e pluripremiata autrice bergamasca la cui espressività è segno tangibile del potere dell’arte per lo sviluppo delle capacità abilitative e sociali. Vissuto e sguardi sugli altri, sulla società, progetti di vita, sono dunque lo spazio interiore che diventa segno, pigmento, materia, suono, video, in una parola la creazione nella quale sarà possibile immergersi alla ricerca di quel recondito, non di rado impossibile a verbalizzarsi, che L’arte risveglia l’anima riesce invece a fare affiorare e che diventa territorio necessario d’incontro e conoscenza.