È quello che ospita la sua opera 'L'uomo della pioggia'.
Jean-Michel Folon aveva con Firenze un rapporto speciale: la città ospitò nell'estate 2005, al Forte Belvedere, proprio dove aveva esposto Henry Moore, una sua grande mostra curata da Marilena Pasquali. Poco dopo, in ottobre, morì, a 71 anni. Ma in qualche modo, oggi, l' illustratore, pittore e scultore belga torna nella nostra città. Il 23 giugno gli è stato intitolato lo slargo che ospita la sua opera 'L'uomo della pioggia', tra lungarno Aldo Moro, via D'Andrè, via De Nicola e via Della Casaccia.
Con l' Italia e in particolare con la Toscana Folon ha avuto un rapporto strettissimo. Ma questo grande artista è stato anche un uomo impegnato e schierato per la salvaguardia dell' ambiente e con Amnesty International per la difesa dei diritti umani. È stato anche un irriducibile pacifista, senza se e senza ma contro la guerra, tutte le guerre. Indimenticabile la sua colomba, che invece di portare il tradizionale ramo d' olivo si trascina in bocca una selva di missili.