Accordo operativo con il Consorzio di Bonifica per gestione e manutenzione.
Un parco idraulico che diventa sempre più parco urbano con 650 nuovi alberi, 50mila tulipani e nuovi impianti di irrigazione e videosorveglianza. È il parco del Mensola che dal 21 marzo è passato dal Consorzio di Bonifica al Comune di Firenze, a completamento dell’intervento integrato di mitigazione del rischio idraulico da alluvione e di tutela e recupero della biodiversità sul torrente Mensola.
L’accordo definisce gli ambiti di intervento dei due enti per la gestione e manutenzione del parco, attribuendo al Consorzio la realizzazione delle attività relative alle opere idrauliche presenti nell’area e al Comune quelle relative alle opere complementari funzionali alla destinazione dell’area a parco urbano con un costo annuale stimato di 100mila euro per la manutenzione. Fino a fine anno, molte delle attività di manutenzione ordinaria rimarranno comunque a carico del Consorzio di Bonifica, che sta realizzando il nuovo impianto di irrigazione, ha sostituito gli alberi che erano seccati e si impegna a mettere a dimora nell’area e lungo gli argini 650 nuovi alberi per contribuire all’assorbimento della CO2 e alla rimozione degli inquinanti atmosferici. Nel frattempo, a breve sarà possibile assistere alla fioritura di 50mila tulipani e narcisi messi a dimora nell’ambito del progetto “Wander and pick” promosso dall’associazione Le tribù della Terra.
Nel dettaglio, con l’accordo il Consorzio si impegna ad eseguire in modo continuativo l’attività di gestione e manutenzione degli argini, dell’alveo e delle sponde del torrente Mensola con sfalci della vegetazione; i controlli e la manutenzione dei muri di sponda, dei manufatti di scarico e del collegamento idraulico sotterraneo Cassa Torre - Cassa Guarlone. Il Consorzio di impegna a consegnare il parco al Comune di Firenze in condizioni di corretta manutenzione (erba tagliata, assenza di rifiuti o residui). A cura del Comune sarà la gestione e manutenzione di percorsi pedonali, passerella, sistema di videosorveglianza, cartellonistica, sedute e staccionate. Il progetto si propone di contribuire allo sviluppo di un nuovo modello di parco: aperto, diffuso, sociale e interattivo; promuovendo la ricerca sulle specie autoctone toscane e sull’uso di microorganismi biologici per piante ornamentali, e approfondendo gli aspetti culturali su arte, luoghi e storia della floricultura e delle specie interessate dal progetto.