Gloom è in parte inspirata ai terribili fatti del Venezuela, una delle patrie di Oliva. Gloom rappresenta il dolore universale, la solitudine, l’emarginazione, le guerre, il pathos umano dei nostri tempi
Il dolore al centro della mostra del maestro Cesare Oliva intitolata “GLOOM – le radici del Dolore – Italia Venezuela”, presentata dal Centro Studi Magma presso la sala del Quartiere Ex Leopoldine (P.zza Tasso 7). La mostra, ad ingresso libero, avrà luogo dal 15 al 23 giugno, con orario di apertura 15-20. L’inaugurazione si terrà il giorno 15 giugno alle ore 18 con la performance di Maya Oliva e musica di Daniela Nocentini. Evento conclusivo domenica 23 giugno ore 18:00 concerto di Chitarra di Leopoldo Giachetti. L’esposizione nella prestigiosa sede delle ex-leopoldine mostra una collezione, l’ultima in senso cronologico, di Cesare Oliva: una collezione nata e cresciuta dagli anni del nomadismo come costante mancanza della patria e negl’ultimi anni appellata sempre con maggior vigore dai terribili fatti di cui è quotidianamente protagonista il Venezuela, la patria adottiva di Cesare Oliva. L’espressione è dettata dal sentire interiore del maestro a sostegno e suffragio di questo dolore che vive quel paese lontano continenti dall’Italia ma fortemente abbarbicato nel suo cuore. Ma GLOOM è anche il dolore universale e umano, la solitudine, l’emarginazione, le perdite, le cicatrici, la follia, le guerre, gli olocausti, il pathos umano dei nostri tempi.