Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza

18 febbraio presentazione in videoconferenza del libro di Raoul Pupo

Le terre dell’Adriatico orientale sono state uno dei laboratori della violenza politica del ʼ900: scontri di piazza, incendi, ribellioni militari come quella di D’Annunzio, squadrismo, conati rivoluzionari, stato di polizia, persecuzione delle minoranze, terrorismo, condanne del tribunale speciale fascista, pogrom antiebraici, lotta partigiana, guerra ai civili, stragi, deportazioni, fabbriche della morte come la Risiera di San Sabba, foibe, sradicamento di intere comunità nazionali. Solo applicando contemporaneamente punti di vista diversi si può sperare di comprendere le dinamiche di un territorio plurale come quello dell’Adriatico orientale, che nel corso del ʼ900 oscillò fra diverse appartenenze statuali. 

Nel suo nuovo libro, Raoul Pupo, uno dei massimi esperti della storia di quei luoghi, ricostruisce una panoramica complessiva delle logiche della violenza che hanno avvelenato le terre dell’Adriatico orientale nell’intero Novecento, per ricominciare a discuterne con cognizione di causa. 

Ne parleremo on line sulla pagina Facebook della BiblioteCa Nova venerdì18 febbraio alle ore 17.30 “ Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza” (ed. Laterza 2021) di Raoul  Pupo.

La presentazione è promossa da AMPI Sezione Isolotto “Circolo Sergio Rusich”, ANED di Firenze e dal Consiglio di Quartiere 4. 

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